L’11 dicembre alle ore 18.00 l’Associazione Acrobazie presenta
“L’arte messa alla prova. La pratica artistica nelle strutture detentive”,
un incontro di riflessione sul valore dei progetti d’arte contemporanea in carcere in occasione della racconta fondi per finanziare l’installazione dell’artista Anila Rubiku I’M STILL STANDING, che sarà presentata dal 6 all’8 febbraio nella Casa Circondariale Rocco D’Amato di Bologna, durante Arte Fiera.
Intervengono
Elisa Fulco, curatrice del progetto, Presidente di Acrobazie; Anila Rubiku, artista; Roberta Paltrinieri, professoressa di Sociologia dei processi culturali e creativi presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna; Francesca Appiani, curatrice Museo Alessi.
Seguirà un brindisi e un’asta di Natale.
Si ringraziano Alessi SPA Società Benefit, Kartell SPA, Fondazione Ennio De Rigo ETS per le donazioni e la casa vinicola Conte Tasca d’Almerita società benefit.
11 dicembre ore 18.00
Officine OVF Studio
Via Donato Creti 69/2 Bologna
RSV info@acrobazie.org
Perché dovreste sostenerci?
Per finanziare gli aspetti produttivi dell’installazione di Anila Rubiku, in particolare per coprire i costi della grafica, dell’allestimento e dell’Ufficio stampa con cui veicolare il primo progetto di arte contemporanea che apre le porte del carcere della Dozza alla città durante Arte Fiera.
Perché ci teniamo a farlo bene?
Perché pensiamo che questo primo intervento possa essere l’occasione per costruire una rete stabile di istituzioni cittadine, di imprese e di fondazioni con cui avviare una programmazione continuativa di arte contemporanea all’interno del carcere; per riqualificare gli spazi, le relazioni ma soprattutto per creare sinergie tra la cultura, la sanità, la giustizia e il sociale, collegando il dentro al fuori.
Perché potete fidarvi di noi?
Da anni sperimentiamo un modello di pratica artistica all’interno delle carceri palermitane. Dal 2022 al 2025, Acrobazie è stato capofila del progetto Spazio Acrobazie. Laboratorio di produzione e di riqualificazione attraverso la mediazione artistica e partner dal 2018 al 202o del progetto L’Arte della Libertà, entrambi sostenuti da Fondazione CON IL SUD e da Fondazione Sicilia.
Che risultati abbiamo ottenuto?
I risultati ottenuti sono gli stessi che vorremmo raggiungere a Bologna: abbiamo messo in rete le principali istituzioni cittadine (musei, teatri, Azienda Sanitaria, Enti di Formazione e di Ricerca, sociali, il Cultural Welfare Center, il Palermo Calcio e tanti altri ancora);
abbiamo riqualificato gli spazi dell’area verde del carcere Ucciardone di Palermo con gli interventi artistici di Flavio Favelli e Paolo Gonzato, e le aree comuni del’Istituto Minorile del Malaspina di Palermo con gli artisti Genuardi Ruta;
abbiamo prodotto mostre come esito di un workshop tenuto dall’artista Marzia Migliora con l’Esecuzione penale esterna di Palermo, Marzia Migliora. Minuto Mantenimento e tanto altro ancora;
abbiamo ottenuto un’ottima copertura stampa che puoi scaricare qui.
Il progetto di Anila Rubiku, I’m still Standing
In corso dal 6 all’8 febbraio 2026, l’intervento, a cura di Elisa Fulco, promosso dall’Associazione Acrobazie, è realizzato in collaborazione con la Casa Circondariale Luigi D’Amato di Bologna.
L’iniziativa, in collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale della Dozza, inserisce il carcere nel percorso delle mostre durante Arte Fiera, offrendo alla cittadinanza un invito a entrare simbolicamente in uno spazio di soglia tra arte, vita e giustizia sociale. All’interno del carcere Anila Rubiku presenterà quattro interventi distribuiti negli spazi dedicati ai colloqui con i familiari e i legali delle persone detenute. Ispirato alla canzone di Elton John del 1983, il titolo I’m still Standing è un omaggio alla resilienza, alla speranza e alle seconde possibilità.
L’installazione L’Arte messa alla prova: I’m still Standing è la seconda tappa di un percorso nazionale, sperimentato a Palermo in occasione del progetto “Spazio Acrobazie. Laboratorio produttivo e di riqualificazione attraverso la mediazione artistica” (2022-2025), che mira a costruire una rete permanente tra arte, giustizia, cura e cittadinanza attiva all’interno delle strutture detentive.
Il primo appuntamento bolognese nasce per suggerire l’importanza di co-progettare interventi di welfare culturale con l’obiettivo di collegare il “dentro” e il “fuori”, favorendo la conoscenza delle collezioni museali e la collaborazione intersettoriale affinché l’arte diventi un motore di inclusione e rigenerazione sociale.
Si ringrazia la Galleria Ncontemporary (Milano, Venezia).
Anila Rubiku (Durazzo, 1970) è un’artista italiana di origine albanese formatasi all’Accademia d’Arte di Tirana (1994) e all’Accademia di Belle Arti di Brera (2000). Attualmente lavora tra Milano, Toronto e Durazzo.
Il suo lavoro è intimamente connesso con questioni politiche e sociali, utilizza vari media: installazione, scultura, ricamo, incisione, pittura.
Nelle sue opere affronta con taglio poetico e ironico temi legati alla disuguaglianza di genere e all’ingiustizia sociale (Vierzon Biennale, 2022, Biennale dell’Avana, 2019, 5a Biennale di Salonicco, 2015), che toccano temi ambientali (Biennale di Kiev, 2012; On-Site Gallery, OCAD University, Toronto, Canada. 2025) e relazionali (56th October Salon, Belgrado, 2016), riflettendo sul significato dell’essere immigrati oggi (Biennale di Venezia, 2011, Hammer Museum residence, Los Angeles, 2013)e sul rapporto tra città e democrazia (Biennale di Architettura di Venezia, 2008, Assab One Milano, 2024). Nel 2014 è stata nominata dalla Human Rights Foundation per il suo impegno sociale ed è stata selezionata come uno dei migliori pensatori globali dalla rivista “Foreign Policy”.
https://anilarubiku.com/
Associazione Acrobazie
Dal 2016 Associazione Acrobazie si occupa di innovazione sociale e di welfare culturale, adottando la cultura contemporanea come strategia di progettazione e di comunicazione per promuovere inclusione sociale, pari opportunità, sviluppo economico e responsabilità sociale d’impresa all’interno di istituzioni profit e non profit.
Raccoglie l’esperienza dell’omonimo progetto artistico, curato da Elisa Fulco, svolto dal 2004 al 2011 all’interno dell’ospedale psichiatrico Fatebenefratelli di San Colombano al Lambro (MI), e incentrato sul rapporto tra arte contemporanea, sanità, impresa e sociale.
Nel 2019, in qualità di partner, ha avviato il progetto “L’Arte della Libertà”, a cura di Antonio Leone ed Elisa Fulco, rivolto alle persone detenute della Casa di reclusione Calogero di Bona – Ucciardone, Palermo e al gruppo misto di operatori (penitenziari, socio-sanitari, culturali).
Nel 2021, ha vinto la X edizione del Bando Italian Council con il progetto The Swing of Ingiustice dell’artista Anila Rubiku, esposto nella Biennale di arte e architettura di Vierzon (settembre 2022), e dal 2022 al 2025, è stata capofila del progetto “Spazio Acrobazie. Laboratorio produttivo e di riqualificazione attraverso la mediazione artistica”, sostenuto da Fondazione CON IL SUD e da Fondazione Sicilia.

