Il programma di “Tu es canon” a Ginevra

Il 24 settembre sarà la prova generale di "Tu es canon. Per un manifesto della moda inclusiva"

13 maggio 2020 –

Vestire la diversità, accettare le differenze. In Francia, in Svizzera, si parla sempre più spesso di diritto alla bellezza, che riguarda tutti, nessuno escluso. Tu es canon, letteralmente sei uno schianto, è la giornata in cui racconteremo la mostra che stiamo “tramando” da un anno, L’habit habité, a cura di Elisa Fulco e Teresa Maranzano (Villa Bernasconi, Ginevra, 2021), interrogandoci sulla “sostenibilità” della moda, con l’intervento di mediatori, di stilisti, di studiosi, di studenti, di educatori e operatori, di artisti, disabili inclusi, per comporre insieme un primo manifesto di moda inclusiva,” adattiva,”che sostiene e protegge le persone.
Un progetto di ricerca che racconta il legame tra abito e identità, tra corpo e disabilità, in cui il vestito sta per rifugio, protezione, guarigione, compensazione, in cui anche le parti mancanti chiedono di essere viste e rappresentate. Il 24 settembre ci sarà la prova generale in cui partendo dalle scelte curatoriali si darà la parola a chi sta già progettando abiti a misura delle persone, agli artisti disabili riuniti dal programma Mir’arts e agli studenti della HEAD di Ginevra che collaboreranno insieme.

https://www.asahm.ch

Arte, impresa e sociale. Le acrobazie non si fanno mai da soli

Previous
La Via crucis e L’Arte della Libertà
Il programma di “Tu es canon” a Ginevra