“Quello che rimane” al Monte dei Pegni di Santa Rosalia

Nello spazio del Monte dei Pegni di Santa Rosalia, dentro Palazzo Branciforte, è stata allestita la mostra “Quello che rimane”, un racconto del progetto Arte della Libertà al Carcere dell′Ucciardone.

Il Monte dei Pegni di Santa Rosalia, nel Palazzo Branciforte, venne ceduto al Senato Palermitano per essere adibito a Monte dei Pegni.
Per circa due secoli i poveri vi hanno depositato materassi, lenzuola, coperte, tovaglie, cappelli, abiti, scarpe, per poi tornare a riscattarli, il tutto in cambio di poche monete. 
Palazzo Branciforte, oggi trasformato in Museo, custodisce al suo interno una parte significativa del sacrificio dei palermitani, e sono tante le storie umane legate al Monte dei Pegni di Santa Rosalia che rendono questo luogo particolarmente carico di intensità emotiva.

È nello spazio del Monte dei Pegni, restaurato da Gae Aulenti, che è stata allestita la mostra Quello che rimane.

Quello che rimane è quello che genera bellezza e valore. Essere riusciti a raccontare il carcere con uno sguardo nuovo e inclusivo, crediamo sia questa la soddisfazione più grande. E sentire che tutti, nessuno escluso, abbia perfettamente compreso il messaggio del progetto L’Arte della Libertà, a cura di Elisa Fulco e Antonio Leone , conferma che le risonanze sono un gioco di specchi: ci si emoziona quando si sente l’emozione e il coinvolgimento dell’altro.
Ci abbiamo investito tanto in tanti e i risultati sono tangibili.
Grazie a Loredana Longo che ha trasformato le opere in potenti veicoli di senso che hanno dato voce e forma al lavoro di gruppo (trenta tra detenuti, operatori penitenziari, operatorio socio-sanitari e operatori culturali), in cui la riflessione sulla libertà ha sempre fatto rima con la qualità delle installazioni. Si tratta ancora una volta di credere che il sociale unito alla bellezza ha ancora tanto da insegnarci. Ci sono spazi di congiunzione e di contatto tra arte, salute e giustizia che meritano di essere occupati.

A causa dell’emergenza sanitaria Palazzo Branciforte è temporaneamente chiuso; il breve video, realizzato da Egle Prati, racconta il percorso espositivo con la guida dell’artista Loredana Longo.


Orari > 29 febbraio: 9.30-14.30; 1-29 marzo: 9.30-19.30; lunedì chiuso; la biglietteria chiude un’ora prima
Info > +39 091 8887767; +39 091 7657621 (biglietteria)
Biglietti > € 7 intero; € 5 ridotto (gruppi di almeno 15 persone, maggiori di 65 anni, categorie convenzionate); gratuito per scuole e minori di 18 anni
palazzobranciforte.it | info@palazzobranciforte.it


L’Arte della Libertà è un progetto a cura di Elisa Fulco (Associazione Acrobazie) e Antonio Leone (ruber.contemporanea), ed è sostenuto da Fondazione con il SUD e Fondazione Sicilia, con la partnership della Casa di Reclusione Calogero di Bona – Ucciardone di Palermo, della Galleria d’Arte Moderna di Palermo e dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo.
Da febbraio 2019 a febbraio 2020 il progetto ha dato vita a un laboratorio artistico permanente nel polo didattico del Carcere Ucciardone, ospitando un calendario continuativo di appuntamenti, dentro e fuori il carcere, con testimonianze dei protagonisti dell’arte e della cultura (workshop, lezioni d’arte contemporanea, conferenze a cui hanno preso parte Stefania Galegati, Giulia Ingrasso, Sandrine Nicoletta, Valentina Morandi, Marco Mirabile e Ignazio Mortellaro), oltre a un’articolata proposta di visite guidate nei principali luoghi culturali della città.

Arte, impresa e sociale. Le acrobazie non si fanno mai da soli

Previous
Chiamarsi per nome
“Quello che rimane” al Monte dei Pegni di Santa Rosalia