L’arte come messa alla prova

L'arte come messa alla prova? Una giornata per raccontare i risultati della pratica artistica del modello Spazio Acrobazie in occasione della presentazione dell'opera dell'artista Flavio Favelli nell'area verde della Casa di reclusiione Ucciardone di Palermo.

In occasione della presentazione dell’intervento site specific realizzato dall’artista Flavio Favelli nell’area verde della casa circondariale Calogero Di Bona — Ucciardone di Palermo, Palazzo Branciforte ospita la giornata L’arte come messa alla prova. Risultati della pratica artistica nel modello formativo di Spazio Acrobazie. Laboratorio produttivo e di riqualificazione attraverso la mediazione artistica, a cura di Elisa Fulco e Antonio Leone Durante la presentazione saranno raccontati i primi risultati del modello di Art Care, sperimentato su tre target (adulti, minori e persone in Esecuzione penale esterna), in vista della conclusione di Spazio Acrobazie (2022 — giugno 2025). Insieme ai partner del progetto e alle testimonianze dei relatori, si cercherà di immaginare quali i possibili indicatori e le linee guida per trasformare le sperimentazioni in politiche di indirizzo, in nuove metodologie didattiche, e di ricerca applicata, che riconoscano il ruolo della cultura nel guidare e facilitare il cambiamento sociale.

Flavio Favelli, progetto per La Casa Circondariale Calogero Di Bona Ucciardone, 2024, credit Fausto Brigantino

La giornata è anche l’occasione per lanciare l’idea di un tavolo intersettoriale permanente “Spazio Acrobazie”, che faccia da mediazione tra i diversi stakeholder, sollevando delle prime domande con cui avviare la riflessione. L’arte e la pratica artistica possono agire come palestre relazionali di “messa alla prova” in cui far incontrare pezzi differenti della società e suggerire nuovi modelli formativi per il mondo culturale e socio sanitario introducendo nuove strategie di accessibilità nelle politiche museali? Leve estetiche e comunicazioni valoriali possono aiutare nel coinvolgere attivamente nuovi pubblici e gli stessi soggetti che statisticamente hanno maggiori rischi di avere una cattiva salute e di maturare tendenze anti sociali? La pratica artistica può infine fornire strumenti e indicazioni predittive per favorire percorsi di reinserimento sociale e lavorativo delle persone detenute collegando mondi diversi?

Palermo, Palazzo Branciforte
21 febbraio 2025, ore 10.00 — 17.00

Palermo, Area verde
Casa di Reclusione Calogero Di Bona — Ucciardone
22 febbraio 2025, ore 11.00

Presentazione dell’opera site specific dell’artista Flavio Favelli realizzata in collaborazione con il gruppo di partecipanti al workshop.

Si ringraziano per l’aiuto nella produzione dell’installazione di Flavio Favelli, Marina Nissim (Fondazione Elpis); William Munzone di MSC Sicilia per la donazione dei container; Kartell SPA e Alessi Spa Società
Benefit per la donazione degli arredi interni ed esterni; Matilde Diliberto per la donazione di libri esposti all’interno del modulo abitabile e nel laboratorio permanente di Spazio Acrobazie.

Arte, impresa e sociale. Le acrobazie non si fanno mai da soli

Previous
Oltre il canone
L’arte come messa alla prova